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“Evangelizzare non significa altro se non annunciare che c’è un Padre che ti ama”

A cura del gruppo missionario


Ecco, in sintesi, il cuore del messaggio che padre Gianfranco Testa è venuto a portare nel nostro Seminario in occasione dell’annuale visita da parte di un incaricato delle Pontificie Opere Missionarie.

I tre giorni vissuti in sua compagnia, dal 17 al 19 ottobre, in preparazione alla Giornata Missionaria Mondiale del 22 ottobre, sono stati una occasione favorevole per consentire a tutti noi di alzare lo sguardo e allargare gli orizzonti della nostra mente verso i confini sterminati dell’annuncio evangelico. Padre Gianfranco, missionario dell’Istituto della Consolata, ci ha fatto dono della sua decennale esperienza in terra di missione, in Argentina ai tempi della dittatura di Videla, in Nicaragua negli anni che seguirono la rivoluzione sandinista e nella Colombia dei narcos. Anni trascorsi a predicare il Vangelo curando pastoralmente le comunità, andando a trovare le famiglie, ascoltando le loro difficoltà, calandosi nel loro peculiare e personale vissuto di fragilità, povertà, ingiustizia subita.


Tanti episodi che tornano alla mente, tante storie da raccontare, la bellezza sperimentata di saper vivere insieme nonostante le differenze. Una testimonianza che giunge a noi nella difficile congiuntura storica in cui si riaprono le ferite del conflitto tra Israele e Palestina in quella Terra Santa in cui si è incarnato il nostro Dio, che noi proprio in quei giorni abbiamo invocato per implorare la pace, per convertire innanzitutto i nostri cuori alla pace che viene solamente da Lui.

Come ci ha ricordato padre Gianfranco, infatti

“riuscire a vivere il perdono, ricostruire relazioni, essere capaci di guardarsi in faccia con fiducia, non diventare a priori nemici degli altri, coltivare un senso di fiducia nell’altro… Questo è il Regno di Dio, questo vuol dire essere testimoni e profeti”.


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